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Sicurezza, collaborazione e open source al centro della Conferenza Cisco Live 2018

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Sicurezza, collaborazione e open source al centro della Conferenza Cisco Live 2018

Orlando è una piccola città al centro della Florida, con meno di 250 mila abitanti, che nel corso degli ultimi 30 anni è stata capace di attirare, con notevole profitto, due tipi di turismo: leisure e mice (acronimo che sta per meeting, incentive, congress, events: insomma turismo business). Ecco che tra ruote panoramiche, montagne russe, e una distesa infinita di hotel, troviamo i centri convegno tra cui quello scelto da Cisco per l’edizione 2018 del Cisco Live. Ben 26 mila tra partner e clienti da tutto il mondo, oltre a un esercito di sviluppatori dagli occhi sognanti, e ansiosi di conoscere le novità del colosso nato a San Francisco dall’idea di un responsabile dei computer del dipartimento di informatica dell’Università di Stanford.

 Ruota tutto intorno alla rete: rete intesa come Internet, e come relazione online tra persone. «Le reti devono diventare più veloci e sicure, e adattarsi in fretta ai cambiamenti – afferma Chuck Robbins, Ceo di Cisco – ponendo sempre al centro i pareri degli utenti».

 

LA SICUREZZA INFORMATICA E IL CLOUD  

La tre giorni di evento inizia con il tema della sicurezza, tassello fondamentale della rete di oggi e domani. «Le reti devono essere piattaforme sicure, a vari livelli – spiega Robbins – così da essere veri partner strategici delle imprese». Cisco, oltre ad avere la propria divisione di cyber security chiamata Talos, collabora con altre società al fine di offrire ottime soluzioni per gli sviluppatori mantenendo alta la guardia sulla cybersicurezza, come ad esempio con Google Cloud con cui viene data la libertà di sviluppare e distribuire applicazioni attraverso i data center locali e il cloud. L’architettura aperta e ibrida del cloud consente alle aziende di ottenere agilità e innovazione delle reti di collaborazione senza sacrificare la sicurezza.

Il cloud è fondamentale per la visione aziendale di Cisco, e la partnership con Google è quindi strategica. Sul palco del Cisco Live, Robbins è stato raggiunto da Diane Greene, Ceo della divisione Cloud del colosso di Mountain View. La collaborazione tra le due aziende avrà un impatto positivo per gli sviluppatori, che potranno così contare su una piattaforma aperta dalle grandi potenzialità.

 

DNA: IL LANCIO DELL’INTENT BASED NETWORKING  

Cisco ha annunciato DNA, una piattaforma di networking basata sugli intenti, e sul software di controllo chiamato DNA Center. Uno strumento automatico per assumere il controllo delle infrastrutture di rete interne, che permette di reagire alle esigenze aziendali e alle minacce alla sicurezza in tempo reale, senza più avere necessità di intervento manuale. Le risoluzioni di problemi saranno più veloci ed efficaci, e tutti i partner e clienti di Cisco potranno accedervi: con DNA saranno in grado di far funzionare le applicazioni in modo più sicuro, offrire esperienze migliori a dipendenti e clienti, ed estrarre il valore dei dati raccolti dalle loro reti.

«Cisco, con DNA, ha creato un’architettura aperta che potenzia l’ecosistema per accelerare l’innovazione di rete basata sull’intento – racconta dal palco del Cisco Live David Goeckeler, vice presidente della divisione Cisco Networking and Security -. Un anno fa tutto questo non era ritenuto possibile dai nostri partner. È un cambiamento enorme».

 

DEVNET, UN MONDO NUOVO PER GLI SVILUPPATORI  

La comunità di sviluppatori Cisco DevNet, nata nel 2014, ha raggiunto il traguardo dei 500 mila membri, dove chiunque può approcciare i codici di programmazione per la prima volta, approfondirli, e collaborare con i colleghi. I responsabili aziendali e gli sviluppatori possono utilizzare DevNet per individuare le oltre 1300 soluzioni dei partner Cisco, attraverso il portale Ecosystem Exchange, semplificando così la ricerca e la condivisione di progetti. Ma non solo: grazie a Code Exchange, sempre su DevNet e costruito su GitHub, gli sviluppatori possono accedere e condividere software open source per creare integrazioni per applicazioni utilizzando in modo veloce e intuitivo le API, ossia i pacchetti aperti per i developer.

 

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